Sin da piccoli, sviluppiamo una certa simpatia ed empatia con chi è sfortunato e gliene capitano di tutti i colori.
Personaggi come Calimero e Paperino suscitano in noi ilarità mista ad ammirazione e comprensione compassionevole.
Rinforzano l’idea positiva che poniamo sulle persone vittime della sfortuna o dei soprusi dei cosiddetti “più forti”.

In realtà insinua in noi un meccanismo assai perverso che ci aiuta a restare nell’area di comfort della vittima alla ricerca di forme di comprensione ed attenzione.
Sarà capitato anche a te di ascoltare l’ultimo dramma di un amico o di quel collega con cui stai prendendo il caffè e di non riuscire a contenere l’impulso impellente di raccontare il TUO dramma.
Lo racconti con la fierezza di chi ha subito un torto maggiore e potrà vincere questa strana competizione del dramma più drammatico 😳
Da qui può partire una sequenza di rilanci sui torti subiti in ogni forma e di ogni dimensione, rilanci che farebbero sfigurare professionisti del poker con in mano un full all’asso di cuore.
Raccontare drammi e torti subiti, lamentarsi, sentirsi e raccontarsi vittima.
E’ un istinto irrefrenabile … a volerlo ammettere ci siamo passati tutti.
Si sottovaluta il potere delle parole, la loro vibrazione ed il condizionamento sul nostro umore e a seguire sulla nostra realtà.
Anni fa ascoltai ad un convegno aziendale un intervento di Oscar Farinetti che diceva:
Parlo solo di cose belle e positive
sostenendo che questo lo aiutasse a porre maggiormente il focus sui suoi obiettivi e a essere percepito come uomo positivo e non un Calimero.
Mentre ascolto una lamentela o mi ascolto mentre mi lamento con qualcuno spesso mi torna in mente questo intervento e sorrido per esserci cascata ancora.
🌸Occorre interrompere lo schema del lamento e attivare una modalità che restituisca la responsabilità per quello che ci accade o che non ci accade.
🌸I traguardi esistenziali (ma anche materiali) sono dipendenti dal tipo di persone che vogliamo avere intorno a noi. Isolarsi ed essere maggiormente selettivi dicendo NO ai lamentatori cronici aiuta molto… qualche consiglio pratico potresti trovarlo rileggendo l’articolo sui Lamentatori Seriali.
🌸Contagiamo l’ambiente con il nostro sorriso, con il nostro buon umore, con energia costruttiva con la piena convinzione che siamo artefici indiscussi del nostro destino
🌸Dove poniamo il nostro focus e la nostra attenzione? Quali parole usiamo per definirci e per descrivere quello che accade? Qual’è la qualità dei nostri pensieri?
Semplici domande per aiutarci a identificare parole, pensieri ed intenti non funzionali alla nostra felicità. Una volta identificati occorre fare una bella pulizia.
Semplici domande per aiutarci a identificare parole, pensieri ed intenti non funzionali alla nostra felicità. Una volta identificati occorre fare una bella pulizia.
… il tempo non ha prezzo! Soprattutto il TUO!