Hai mai pensato a quante volte durante la tua giornata hai controllato lo schermo del tuo smartphone?
Probabilmente, non ci avrai fatto caso, perché è diventata un’attività così integrata nelle azioni abituali, da non rendersi effettivamente conto della portata di questa abitudine.
Quando prendiamo la metro troviamo una folla immersa negli schermi del proprio smartphone; in una sala d’attesa lo scenario non cambia.
Il contatto umano autentico e profondo è diventato raro
Abbiamo imparato a riempire quel vuoto immergendoci in strumenti digitali che ci offrono l’illusione di essere collegati con il mondo. Stiamo sottovalutando l’effetto collaterale di entrare gradualmente ed inesorabilmente in un tunnel di sconnessione con il sentire, con i contatti umani e con le relazioni reali.
E’ una nuova forma di dipendenza che fatichiamo a riconoscere come tale perché socialmente diffusa e non demonizzata al pari della dipendenza da alcol, droga, cibo.
Questa dipendenza, come per la dipendenza affettiva, è meno riconoscibile e, di conseguenza, non mette in allarme e non fa sorgere la necessità di superarla o di riconoscerla, ammettendo a noi stessi l’ossessione di controllare il nostro smartphone alla prima notifica.
I dati parlano chiaro: tempo fa mi è capitato di leggere un vecchio articolo di Repubblica in cui si riportava che in media un adolescente visualizza lo schermo dello smartphone almeno 75 volte al giorno…e l’articolo risale al 2017 e non penso che questo fenomeno si stia arrestando o contenendo, anzi!!
Se poi, a tutto questo, ci aggiungiamo il tempo passato davanti alla TV a vedere stagioni interminabili di serie TV o semplicemente a fare zapping non finalizzato? Quanto tempo dedichiamo a queste forme di distrazione?
Il tempo è denaro e noi lo stiamo sprecando
La TV, Internet sono delle fonti di informazione importanti, ma se non vengono utilizzate al momento giusto e per l’arco di tempo necessario alla consultazione si trasformano in causa di distrazione dai nostri focus principali.
Come superare la dipendenza digitale? Come vivere meglio e maggiormente connessi con il sentire e con la realtà?
La consapevolezza è il primo passo, dopo di che si devono prendere dei provvedimenti nelle azioni di tutti giorni.
Esistono dei metodi validi per risolvere la questione:
- eliminare le notifiche dalle impostazioni del cellulare, in modo da aumentare la soglia dell’attenzione dato che in media si riceve una notifica ogni 3 minuti;
- gestire la schermata principale del telefono in maniera intelligente: spostare le app come quelle dei social network o del meteo in una schermata secondaria, in una cartella o meglio ancora disinstallarle per evitare la tentazione di aprirle ogni momento.
- dalle impostazioni di Instagram, ad esempio, è possibile stabilire a priori il tempo da trascorrere sul social attraverso un promemoria giornaliero.
- installare dei tools che permettono di impostare e monitorare il tempo da dedicare ad esempio alla lettura di articoli online, ai social, in modo da bloccare l’accesso quando si supera il limite temporale prefissato. Non so se già conosci l’app Forest che aiuta a contenere il tempo passato al cellulare e che riconosce crediti utilizzabili per piantare alberi in giro per il mondo.
- se serve può funzionare anche lasciare il telefono non in prossimità, ad esempio in una stanza diversa da quella dove siamo.
Cambiare stile di vita si può e si possono anche guadagnare vantaggi accessori, fisici e psicologici:
- avrai una postura migliore e diminuirà i problemi legati alla vista;
- smetterai di rimandare i tuoi impegni di lavoro o di studio, raggiungendo con più facilità gli obiettivi prefissati;
- avrai più tempo per te stesso e chi ami;
- dedicandoti solo all’essenziale, avrai una maggiore concentrazione e prestazioni lavorative superiori.
Chi mi conosce sa che non guardo la TV da anni, ogni tanto mi concedo una serata in compagnia dei miei figli per guardare un film su Netflix. Non considero questo una perdita di tempo, ma una bella modalità di intrattenimento da fare insieme.
In tutto la misura è il criterio più sensato per capire se stiamo facendo bene.
E’ importante non sciupare il tempo, occorre sfruttarlo per ampliare ed approfondire le relazioni e le conoscenze, per il lavoro o la formazione, per noi stessi; evitiamo di navigare senza meta, piuttosto convogliamo tutte le nostre forze sugli obiettivi.
Riprendi in mano il tuo tempo … da lunedì inizierai la nuova dieta?
… il tempo non ha prezzo! Soprattutto il TUO!
Condivido quanto contenuto nell’articolo. Purtroppo anche io ero caduto nei tentacoli dello smartphone. Ora ne sono fuori. Come? Mi sono cancellato dai vari social a cui ero iscritto. Penso che lo smartphone se usato nei modi corretti è di aiuto. Un biglietto aereo o ferroviario, conoscere i tempi di attesa ad una fermata autobus, gestire il proprio conto corrente ecc. aiutano molto nella gestione del proprio tempo. Occorre solo trovare la forza di staccarsi dal mondo virtuale dei social e ritornare a vivere al meglio la vita reale!!
Grazie Domenico per il tuo contributo.
Gestire con lucidità e razionalità un mezzo così utile come lo smartphone senza cedere alla tentazione della distrazione è una bella prova di centratura.
Più ci immergiamo nella vita reale e più ne assaporiamo la bellezza!
Un abbraccio
Pina